Legge 62/2001

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giovedì 29 novembre 2012

Tagli Piante Barbarie.

Non bastano le avversità, le scarse precipitazioni, ci si mette anche l'uomo.


Alcune persone con dedizione mettono a dimora piante le curano sarchiano irrigano fanno tutto il possibile per aiutare la crescita iniziale delle piante. Successivamente  intervengono chi dovrebbe avere cura del verde,  solo che col filo dei decespugliatori fanno una strage di piccole e grandi piante .
Il decespugliatore ha una protezione di sicurezza  in accordo alle più severe normative per offrire massima sicurezza e protezione all’operatore durante il lavoro, e contemporaneamente evita la scortificazione della corteccia dell'albero, solo cheNON  VIENE MAI UTILIZZATA',  VIENE TOLTA! per questo motivo durante la fase di (cura e manutenzione del verde un alto numero di piante vengono barbaramente condannate A MORTE! Da chi dovrebbe averne cura! 
Paoloilperdente

mercoledì 28 novembre 2012

Agenda 21 Vittuone con anni di ritardo colma una grossa lacuna

(questa era la nostra richiesta di qualche mese fa ) Vedi link precedenti....Chiedo formalmente alla nuova Amministrazione di aderire ad Agenda 21 inserendola nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.Vittuone è l’unico paese dell’est Ticino, che non ha mai aderito ad Agenda 21, una scelta che aveva le sue motivazioni: Agenda 21 ha finalità molto interessanti e sotto certi aspetti innovativi, che male si sposavano con gli orientamenti e metodologie di una amministrazione Tenti Bartezzaghi; ...................

La nostra proposta è stata accolta, ed è stata inserita al  "punto 7 "del consiglio comunale . Finalmente si è colmata  una grossa lacuna della vecchia "Amministrazione Tenti Bartezzaghi & (Lega PDL )"


CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE
Giovedì 29 novembre 2012 - ore 21.00
presso la Sala Consiliare di Piazza Italia, 5
ORDINE DEL GIORNO
1.
2.....
7. Approvazione della convenzione A21 Comuni Est Ticino anni 2013-2015;
8. Lettura .....................
IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO COMUNALE
Avv. Biagio Di Maio
 

Paoloilperdente

martedì 27 novembre 2012

Bosco del Bacin, Acqua.bene comune ..Referendum sprechi

Prossimi argomenti :

>>>>Bosco del Bacin

>>>>>Acqua bene comune

C’era una volta
C’erano una volta i beni comuni: l’aria, l’acqua, il bosco, il fiume, la spiaggia, i pascoli, e persino i campi, che venivano dissodati e arati congiuntamente dalle comunità di villaggio.....

Bosco del Bacin

Così iniziava un post su Vittuone Ambiente di qualche anno fa....  

"La lettura di informazioni riportate su quotidiani locali, aumento della qualità della vita”, la reazione è stata a dir poco imbrazzante;increduli non sapevamo se indignarci oppure se essere ancora una volta indulgenti, spacciare questa immane operazione di cementificazione come “miglioramento della qualità della vita” dei cittadini Vittuonesi, obiettivamente bisogna riconoscere che occorre avere molto coraggio nello scriverlo."

Taglio sradicamento Piante del Bosco del Bacin

 Acqua bene comune....

Con Zanotelli contro la privatizzazione dell'acqua
Manifesto dei comitati referendari...Padre Alex Zanotelli
Realtà attuale ! Acqua bene comune...Referendum,  sprechi

Paoloilperdente

 

 

 

martedì 20 novembre 2012

Finanziamenti ai partiti? Un anno fa volevano raddoppiarli

 

Fondi ai partiti: la casa delle cene eleganti di Berlusconi pagata dai contribuenti?







Lo si scopre in una nota del Pdl in cui viene comunicata una sorta di spending review sui costi del partito: solo nel 2011 Palazzo Grazioli è costato quasi due milioni e mezzo di euro al Popolo della Libertà, che ha pagato quella cifra con i rimborsi elettorali, quindi con soldi dei contribuenti...

Ghedini sostiene che Silvio Berlusconi paga di tasca sua la parte dell’immobile adibita a ufficio-abitazione. E dà le cifre: circa mezzo milione di euro per il 2011. L’Ufficio stampa Pdl, inoltre, aggiunge che il partito versa ogni mese circa 40mila euro solo per gli uffici del partito e per il parlamentino. Quindi, un altro mezzo milione scarso di euro all’anno......

Nel bilancio di Forza Italia, invece, si legge che la voce proventi (4 milioni 626mila 618 euro) comprende “l’importo di 4 milioni 340mila euro relativo all’addebito effettuato al Pdl dei costi connessi alle strutture di via dell’Umiltà 36 e di via del Plebiscito 102 a Roma, come determinato dalla suddetta scrittura privata; http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/29/casa-delle-cene-eleganti-di-berlusconi-pagano-contribuenti/397552/

Grazie a un escamotage soldi a pioggia non solo ai partiti veri e propri, ma anche alle fondazioni a essi collegate. Ecco l'elenco dei parlamentari che firmarono la propostaBasta soldi alla Casta ! Paoloilperdente

 
Finanziamenti ai partiti, trasparenza e sanzioni, ma niente tagli
          L 'UNICO PARTITO CHE IN PARTE SI E' SALVATO E' LA SINISTRA ARCOBALENO!!!!  I RESTANTI SOLDI DEI RIMBORSI DEGLI ALTRI PARTITI  CHE FINE HANNO FATTO? 

lunedì 19 novembre 2012

Diniego e mancata risposta a richiesti di documentazioni ambientali (Iper Biogas) presentata al Comune di Vittuone

Accesso alle informazioni ambientali: nuova sentenza del Tar del Lazio


[ 13 febbraio 2012 ]

Eleonora Santucci
Chiunque - cittadino e associazione - può, senza dimostrare uno specifico interesse e attraverso una generica richiesta, domandare informazioni sulle condizioni di un determinato contesto ambientale. Basta che la richiesta sia rivolta a un'autorità pubblica.
Lo afferma il tribunale amministrativo del Lazio (Tar) - con sentenza 30 gennaio 2012, n. 966 - che dichiara "l'inammissibilità del ricorso ad exhibendum (art. 116 c.p.a.)" contro il silenzio del gestore di una discarica non qualificabile né come ente pubblico, né come concessionario di pubblico servizio.
Il generale diritto d'accesso al pubblico ai documenti amministrativi ­­- garantito dalla legge 241/90 - si esercita nei confronti delle amministrazioni dello Stato, comprese le aziende autonome, gli enti pubblici e i concessionari di pubblici servizi. E si esercita quando il richiedente è titolare di un interesse ben preciso. A differenza del diritto d'accesso alle informazioni ambientale.
Secondo le disposizioni sul diritto d'accesso all'informazione ambientale, infatti, l'autorità pubblica ha l'obbligo di rendere disponibile l'informazione ambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta, senza che debba dichiarare il proprio interesse. Dunque, i cittadini e le associazioni che li rappresentano hanno diritto d'accesso all'informazione ambientale; un'informazione che, riguarda qualsiasi informazione circa lo stato dell'ambiente (aria, suolo, territorio, siti naturali ecc.), nonché i fattori (sostanze, energia, rumore, radiazioni, emissioni ecc.) che possono incidere sull'ambiente stesso.
Le autorità pubbliche che la detengono sono tenute a garantire che l'informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa, anche attraverso i mezzi di telecomunicazione e gli strumenti informatici, in forme o formati facilmente consultabili, promuovendo a tale fine, in particolare, l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Ma non lo sono gli enti non pubblici e non concessionari di un pubblico servizio.

Vittuone ? Trasparenza ?

Sanzioni relative all'adempimento ex art.21 L.69/09


D. Sono previste sanzioni per le amministrazioni che non ottemperano all’adempimento previsto dall’art.21 legge 69/2009?

L’art. 21 della legge n°69/2009 non prevede specifiche sanzioni per la mancata o incompleta ottemperanza agli obblighi ivi previsti. Il mancato o incompleto inadempimento però, come specificato nella circolare n°5 del 2009 di questo Dipartimento costituisce comportamento valutabile alla stregua del principio di buon andamento dell’amministrazione ed è sanzionabile in base alle previsioni di legge e dei CCNL.

Al riguardo, si evidenzia inoltre che il decreto legislativo n. 150 del 2009, all’art. 11, comma 8, lett. f) e g) ha previsto specifici obblighi di pubblicazione (le retribuzioni dei dirigenti e i curricula dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative) il cui mancato adempimento è sanzionabile, ai sensi del comma 9, con il “divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti preposti agli uffici coinvolti”. Come precisato nella circolare n.1 del 2010 del DFP, questo regime sanzionatorio non è applicabile alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Indichiamo infine che con la modifica dell’art. 21 legge 69/2009 attuata con l’art. 5 comma 2 della legge 183/2010, che ha previsto l’inserimento dell’art.21 comma 1-bis, la mancata comunicazione o
aggiornamento dei dati di cui al comma 1 dell’art.21 - retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale – è rilevante ai fini della misurazione e valutazione della perfomance individuale dei dirigenti.


Ultimo aggiornamento: 27/10/11

martedì 13 novembre 2012

Sottopasso Centro commerciale opera Utile o inutile?

Sottopasso opera utile o inutile?





Sottopasso di Via Restelli


Ho svolto una indagine fra i cittadini e richiesto il parere di alcuni tecnici del settore; riassumo la loro inequivocabile opinione, tutti concordano nel chiedere al Comune di rinunciare all' opera, i principali motivi del diniego sono i seguenti :

A) Opera priva di interesse pubblico, il sottopasso non ha nessuna utilità ai fini della viabilità, è più un buco sotto la strada, sarà utilizzata da pochissime persone.(visti i dislivelli e le distanze da superare) solo dei ciclisti/pedoni provetti saranno in grado di trasportare sporte o bottiglie.

B) Fra gli svantaggi dell'opera ci sarà la riduzione dell'area del bosco di mitigazione (bosco urbano), inoltre per la presenza di acqua di falda si dovranno predisporre opportuni accorgimenti per ovviare a questa problematica, con la probabile installazione di idrovore, realizzazione di canali di deflusso delle acque. con costi perpetui di manutenzione e energia.

C) Il bilancio tra costi e benefici per la cittadinanza, ed anche gli interessi economici del Centro Commerciale (esiguità di utilizzo) avrà ripercussioni negative, solo costi .

D) Le contrarietà non derivano solo dell'onere realizzativo, (300/400 mila ) per uno scarso o nullo utilizzo, ma anche per le alte spese di manutenzione, alcune già elencate, altre legate alla probabile videosorveglianza considerato che i sottopassaggi possono creare problemi di scarsa sicurezza.



Passaggio a raso 


E) Secondo i tecnici interpellati l'unica soluzione "intelligente " è il passaggio a raso già esistente, che è in grado di soddisfare l'esigua utenza.

F) Proposta : Vittuone, come la maggior parte di altri comuni italiani, è sull'orlo della bancarotta, ci si confronti con i responsabili del centro commerciale per concordare la monetizzazione dell'intervento.

G) Per queste ragioni, auspico e sollecito una urgente riunione congiunta delle commissioni, urbanistica, ambiente e bilancio , al fine di orientare l' interesse del Comune verso opere effettivamente utili e prioritarie per la città e alla riqualificazione del bosco di mitigazione ambientale, come ho indicato nel precedente post!. Ritengo che la capacità di cambiare idea, davanti anche a un panorama economico mutato, sia prerogativa fondamentale e qualifica la gestione di una buona amministrazione comunale.

Paoloilperdente

lunedì 12 novembre 2012

Diritto di accesso all'informazione e partecipazione.


Prendo spunto dalla risposta dell'uff. tecnico :richiesta di accesso alle informazioni ambientali: "Centrale Biogas" e del "Centro commerciale Iper" , (ricevendo un diniego per la prima e nessuna risposta per la seconda ) Data protocollo richieste 4/8/2012

Che cosa significhi il termine informazione è noto a tutti, non vogliamo certo dissertare sul suo significato,quanto piuttosto sulle sue conseguenze.

Informare/si è conoscere, farsi un’idea; ne discendono ragioni, suscita interrogativi, determina interessi, accende passioni, veicola, stimola e origina altre idee, in una sequenza automatica e progressiva, generando all’infinito nuove idee, come onde in uno stagno, apparentemente scollegate fra di loro, ma tutte originatesi da un unico centro; increspano la stessa superficie e muovono lo stesso elemento; sono alla fine, fra loro, un tutt’uno.

E’ solo una banale metafora per sostenere che più idee circolano e si diffondono, più ci si arricchisce reciprocamente, intellettualmente e culturalmente.

Aggiungiamo che le idee non sono asettiche, neutre o obiettive, ma nascono da interessi legittimi, talvolta meno, ma non per questo condivisibili, in alcune situazioni si ergono a difesa di taluni privilegi, sostenendo posizioni di rendita, parassitismo e ingiustizia.

Rappresentano,a volte, situazioni di sopruso, certificate, data la loro lontana origine, come lecite, consolidate e accettabili.

Per farla breve, possiamo affermare che il tasso di democrazia di un Paese, lo si possa misurare conteggiando “empiricamente” le idee che vi circolano.

Non è una cosa nuova che nei regimi autoritari, vige notoriamente il pensiero unico e che la libertà di parola e di espressione siano fortemente limitati, compressi e/o assenti. 

Questa premessa per auspicare che il centro della vita amministrativa, ma democratica appunto, quale è il Comune, intraprenda un percorso virtuoso e encomiabile, esplicitando, non certamente in stretto burocratese, ne nel linguaggio arcano e misterioso intellegibile solo ai politici di professione ( da non confondersi con i professionisti della politica), ma con il lessico dei comuni mortali, che sono la totalità della popolazione, quello che avviene e perché , nelle segrete stanze del potere, che invero è si di vetro, ma insonorizzato. 

Spieghino, per esempio con semplicità gli strumenti di pianificazione urbanistica, che muovono interessi economici rilevanti, determinando talora la fortuna di pochi “lungimiranti” imprenditori che acquistano terreni agricoli in tempo utile, immaginando sorprendentemente le direttrici dello sviluppo urbano o di altri che beneficiano semplicemente di un congruo incremento di valore, con la sola trasformazione della destinazione d’uso del suolo.

Ci illustrino le implicazioni che da queste derivano, così gravide di conseguenze sulla vita dei propri cittadini, ci convincano con ragionate argomentazioni dei perché e dei percome delle scelte effettuate, delle tempistiche attuative,dei soggetti coinvolti, di quelli beneficiati e di quelli a cui la qualità della vita, a seguito di quelle scelte, viene stravolta e/o compromessa. Con semplicità e trasparenza.

Non dubitiamo che questo implicherebbe costi amministrativi aggiuntivi, ma riteniamo che il risultato atteso, ovvero un più elevato tasso di democrazia e il convincimento senza ombre ne dubbi che le scelte operate rappresentino per davvero le soluzioni ottimali e soprattutto siano operate nell’interesse generale, basterebbe solo questa finalità a giustificarne gli oneri. 

Ci illustrino, cortesemente, del perché una volta presa una decisione, in specie se urbanistica, questa non può più essere ridiscussa, modificata, cancellata. Se una amministrazione, particolarmente amante del cemento e/o fortemente condizionata da interessi di parte, anche di carattere malavitoso, (emblematico il caso di Desio, ma non solo) vara, approva e attua un piano urbanistico dissennato, cementificando tutte le aree verdi e aumentando spropositatamente i volumi edificabili, ebbene tutto questo non può essere modificato perché formalmente rispettoso delle norme burocratiche in materia? Assurdo e inaccettabile.

Vogliamo infine discutere e valutare strumenti di democrazia diretta, quali i referendum su scelte che comportino, obiettivamente, effetti economici, viabilistici e/o di altra natura rilevanti per la maggior parte della popolazione ed evitare con ciò che gli abitanti di un paese si ritrovino, magari, a vivere a loro insaputa e a loro discapito in una cittadina che non riconoscono più come propria e non desiderata? Non si parli di costi, per favore, sarebbe un banale alibi, un infantilismo politico di un’ ancora balbettante e non compiuta democrazia.

Paoloilperdente        

Rottamazione?


La scoperta dell’America
massimo gramellini

Qualunque cosa sia successa durante la notte (in questo caso chi legge ha più informazioni di chi scrive), quello dell’altro ieri è stato l’ultimo comizio elettorale di Barack Obama. L’ultima volta in cui l’uomo più potente del pianeta si è presentato davanti a degli esseri umani per sedurli a proprio vantaggio e ottenere il loro voto. Non a caso gli è scappata pure una lacrima. Da oggi non si candiderà più a niente, non dovrà convincere più nessuno. Potrà ancora parlare in pubblico e, fra quattro anni o da subito, potrà usare come Clinton la sua eloquenza per sostenere una buona causa o la carriera politica della moglie. Ma la sua, di carriera, dal punto di vista elettorale è inesorabilmente finita. A cinquantuno anni.

Fra i vari limiti del potere, in America, vi è la sua soggezione a scadenze fisse e improrogabili. Un uomo politico, se è tale, lo rimane tutta la vita. Ma non lo può fare tutta la vita. Almeno non in prima linea. E’ una prassi dura, in qualche caso persino ingiusta. Però serve a tutelare la società dai veleni che il potere accumula ogni volta che si allea con il tempo. Ci sono poltrone su cui non è bene sedere troppo a lungo. «Noi uomini nuovi delle province non siamo migliori di chi ci ha preceduto», confessa l’imperatore Adriano della Yourcernar, «siamo solo meno insudiciati dal potere». Perché il potere corrompe chiunque ne faccia uso e lo induce a trasformarlo in abuso. Il segreto è fermarsi un attimo prima. L’America ha tanti difetti, ma questa regola salvavita della democrazia l’ha capita. Purtroppo un solo italiano ha scoperto l’America. E non è Formigoni.

Paoloilperdente

domenica 11 novembre 2012

Cementificazioni


Un paio d'anni fa quando lessi l'introduzione del PGT dell'era "Tenti Bartezzaghi", credevo di leggere delle battute di Crozza a Ballarò, invece era vero!. " un piano che cambierà in meglio il volto di Vittuone" Francamente incredibili e inaccettabili.

 Sulla tematica del consumo di suolo, Vi rimando alla iniziativa legislativa popolare presentata da Legambiente nel maggio 2010, n. 10, e che giace in discussione alla Commissione referente; ovviamente il tema non è prioritario, ne per i cavatori, ne per i cementieri, ne per gli immobiliaristi, ne per i politici.


La cosa demenziale, non trovo termine più appropriato per definirla, è l'utilizzazione degli oneri di urbanizzazione per finanziare l'ordinaria amministrazione comunale, almeno nella misura max del 75%, legge abbastanza recente che ovviamente nessuno intende abrogare, questo x compensare i mancati trasferimenti dello stato centrale. Con questa logica ci sono comuni che nel volgere di pochi anni hanno letteralmente esaurito il territorio, rimane da chiedere a questi geni della finanza come intendono, da qui in poi, sopperire alle necessità finanziarie dei loro amministrati, che nel frattempo sono cresciute come conseguenza dell'incremento della popolazione e dalla crescita dimensionale urbana in senso stretto -strade fognature infrastrutture in senso lato - scuole, asili ect ect. Sulla infinita stupidità dell'uomo non ho più nessun dubbio, ne sulla sua infinità avidità e cupidigia. La conseguenza di tutto ciò è che il capitalismo che sta generando tutto ciò, ingiustizie, squilibri, disparità sta divorando insaziabilmente se stesso.


Sono costretto, mio malgrado,  (e penso non sarà l'ultima volta ) a riprendere un mio vecchio post,"Vittuone strozzata dalle casse comunali vuote e dal cemento"  http://vittuone-storie.blogspot.it/search?q=strozzata (   leggo dal post un sito)  "Se un privato vuol costruire dove il Comune ha previsto di farlo (tramite il P.G.T) e se rispetta norme tecniche e regolamenti, il Comune è obbligato a concedere il permesso. A Settembre, quando presenteremo le linee programmatiche, sarà chiaro come intendiamo modificare il P.G.T.,


Siamo a Novembre alla data attuale, sembra che  nessuna informazione ci è giunta a riguardo delle modifiche sulle linee programmatiche, attendiamo fiduciosi , nel frattempo altri 10.000 metri cubi invaderanno i territori di Vittuone.

venerdì 9 novembre 2012

Gus , ancora polemiche all'ombra di Expo 2015

Sotto la Guss Alsphalt c'è qualcosa che puzza. E non solo odore di Bitume. Strana storia . Il ' Re dell'asfalto', Luciano Carugo, fu rapito e ucciso, poi arrivò...

 

COSI' INIZIA L'ARTICOLO SU "ALTO MILANESE" ,  vi invito a leggerlo integralmente.










 













E' la storia di una azienda, che dal suo insediamento è stata causa di lamentele di molti cittadini Vittuonesi, (che sono  sfociate in una raccolta di 640 firme per una petizione ).Argomento non esaustivo e che sicuramente avrà degli sviluppi in tempi brevi,  che non mancheremo di commentare.


Alcune delle migliaia di foto e centinaia di filmati relativi a fumi e polveri emesse dai tre  camini di questa azienda

 
 

  

giovedì 8 novembre 2012

Inquinamento visivo



Percorrendo le nostre strade non possiamo non notare l’ingombrante e invasiva presenza della cartellonista stradale collocata ai lati della carreggiata; è una presenza così assidua e costante che non la notiamo e tantomeno è oggetto delle nostre attenzioni.

Tuttavia è li e deturpa in modo poco discreto il “paesaggio” urbano. Orbene, al di là, delle violazioni alle norme che presiedono alla circolazione e per le quali Vi rimandiamo alle note in calce, per le verifiche e gli approfondimenti del caso, ci siamo presi il disturbo di verificare empiricamente tale fenomeno percorrendo il breve tratto stradale della ex statale 11, dall’indicazione del limite territoriale del Comune di Vittuone, in prossimità dell’Arredo per giardini di Salemi, fino all’impianto semaforico prima dell’ingresso di Magenta.




Si tratta di alcuni chilometri, crediamo 4/5 al massimo, ebbene su tale percorso insistono 72 cartelloni pubblicitari sul lato destro e 53 sul lato sinistro, direzione Magenta, per un totale di 125. In questo computo non abbiamo conteggiato quelli che non si trovano letteralmente sul ciglio stradale, ma in proprietà private, come per esempio, le ceramiche Bardelli, ne quelli che sporgono dai frontoni di esercizi commerciali presenti numerosi sul tratto analizzato, ne quelli mobili, che non sono pochi.

Se eseguiamo un semplice calcolo aritmetico scopriamo che la distanza che intercorre fra di loro è di circa 40 mt, sono tanti, sono pochi, sono troppi, lasciamo a ciascuno di noi e alle proprie sensibilità valutare tale evidenza, ma ci poniamo un altro e più lecito interrogativo, ovvero: in un contesto informativo che contempla ben più efficaci, flessibili, tempestivi mezzi di informazione ha ancora un senso, se mai l’abbia mai avuto, siffatto sistema e strumento di pubblicità, nell’epoca del digitale e di internet, di smart- phone e servizi telefonici dedicati? E’, inoltre, un problema di sicurezza: la loro presenza invasiva può pregiudicare la circolazione stradale.

Ignoriamo quali introiti realizzino i Comuni/Provincie da tali concessioni, anche se avanziamo dubbi circa il controllo sistematico e assiduo di tutti i punti pubblicitari presenti sul territorio da parte degli Enti interessati; non nascondiamo inoltre una certa curiosità di saperlo e di valutare se lo scempio realizzato in tal modo valga il “bottino” o il “tesoretto” - termine più soft e alla moda- che genera.

Vi invitiamo a percorrere, idealmente, i pochi chilometri presi in considerazione, ignorando tali fastidiose presenze e diteci se la Vostra percezione visiva, estetica e funzionale non ne tragga un considerevole vantaggio. Vale davvero la pena di monetizzare il paesaggio per pochi spiccioli?

Sotto ho inserito un articolo (norme Anas sulla pubblicità stradale)

Art. 51. - Ubicazione lungo le strade e le fasce di pertinenza

  1. Lungo o in prossimità delle strade, fuori e dentro i centri abitati, è consentita l'affissione di manifesti esclusivamente sugli appositi supporti.
  2. Il posizionamento di cartelli, di insegne di esercizio e di altri mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati e dai tratti di strade extraurbane per i quali, in considerazione di particolari situazioni di carattere non transitorio, è imposto un limite di velocità non superiore a 50 km/h, salvo i casi specifici previsti ai successivi commi, lungo o in prossimità delle strade dove ne è consentita l'installazione, è autorizzato ed effettuato nel rispetto delle seguenti distanze minime:
    1. 3 m dal limite della carreggiata;
    2. 100 m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari;
    3. 250 m prima dei segnali stradali di pericolo e di prescrizione;
    4. 150 m dopo i segnali stradali di pericolo e di prescrizione;
    5. 150 m prima dei segnali di indicazione;
    6. 100 m dopo i segnali di indicazione;
    7. 100 m dal punto di tangenza delle curve come definite all'articolo 3, comma 1, punto 20), del codice;
    8. 250 m prima delle intersezioni;
    9. 100 m dopo le intersezioni;
    10. 200 m dagli imbocchi delle gallerie.

Da un veloce computo, credo che molti di questi cartelloni pubblicitari vadano tolti in quanto non a norma! 


Abusivismo sfrenato

Giro di appalti e subappalti, e al cliente arriva la multa. La rimozione costa. Indovina chi ci guadagna?


Paolilperdente

mercoledì 7 novembre 2012

Vittuone la cementificazione non si ferma!


Ieri sera in consiglio comunale è stato approvato un punto all'ordine del giorno su una lottizzazione .(prevista dal vecchio PGT di Tenti Bartezzaghi )
Nello stesso pomeriggio ho ricevuto una mail dal presidente della mia associazione  Legambiente "Damiano Di Simine, con due articoli inerenti  il consumo del suolo . 
http://lombardia.legambiente.it/temi/territorio/consumo-di-suolo

ITALIA - LA LEGGE CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO ADESSO C'E', IL PARLAMENTO LA VOTERA'?  segue....
Lombardia: Consiglio regionale inadempiente: “Il legislatore non calpesti le proposte popolari sottoscritte da 13mila cittadini”


Nel marasma regionale, ci si mette anche Legambiente. E lo fa con una diffida, inviata stamani al Presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti, per sollevare la grave inadempienza del Legislatore regionale nei confronti della proposta di legge popolare, depositata nel 2009, e sottoscritta da 13mila cittadini lombardi, che prevede di introdurre norme per la regolazione del consumo di suolo, tema diventato sempre più scottante, su cui ci hanno messo la faccia ben tre (ex) assessori regionali (Belotti, Colucci e De Capitani), oltre allo stesso Formigoni....
Nel 2009 "Vita Legambiente di Vittuone"  si distinse, per essere stata una delle sezioni che raccolse più firme sul consumo del suolo!

Il cemento non devasta soltanto le città , non si mangia le coste incontaminate o i boschi. E' il catalizzatore di tante passioni e desideri, proprio come scriveva Italo calvino ne la Speculazione edilizia,non siamo più alla fame di case che diede impulso alla devastazione del dopo guerra. Oggi il cemento ingrossa le tasche di pochi e impoverisce tutti noi.  
Da "a colata"di ferruccio Sansa.

(in ultima pagina vi è una riflessione di Luca Mercalli)

Indignatevi, rapidamente. Non lasciate che deturpino il bene più prezioso il territorio....chiamate a raccolta tutti.

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