Legge 62/2001

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lunedì 16 dicembre 2013

Falò di San Antonio



In previsione dell'iniziativa del "falò di S. Antonio", cautelativamente richiamiamo l' attenzione sui valori anomali del giorno 18/01/2013 del biossido di zolfo, derivante da processi di combustione, il tempo di
persistenza nell'ambiente è di circa 4 gg, in presenza di particolari condizioni e se in concentrazioni elevate può diffondersi ed interessare territori situati a grande distanza dalla sorgente inquinante.
Il biossido di zolfo è considerato nella letteratura internazionale il più pericoloso degli inquinanti atmosferici, a causa, dell'ipersensibilità ad essa mostrata da alcune fasce di popolazione, come gli anziani o le persone soggette a malattie dell'apparato respiratorio e cardiovascolare.
Molte amministrazioni Comunali hanno compreso il grave danno e..

Qualcuno intelligentemente...quello che l'assessore  di Tradate all'ambiente  ha preso come iniziativa....

 «La vecchia catasta era composta da 3mila bancali e produceva PM10 pari a 30 giorni di traffico cittadino (calcoli di Legambiente/ARPA) – spiega Botta -. Come amministrazione, responsabili della salute di tutti i cittadini, non abbiamo potuto far finta di niente ed abbiamo proposto a Proloco di cercare insieme una soluzione per realizzare un fuoco scenografico ma che pesasse molto meno, con cassette o fascine (più è pesante la catasta, maggiore PM10 viene buttato nell’aria)». 

Confermo le precisazioni del l' asssessore _ Per molti anni ho controllato dati Arpa delle nostra centralina (di Magenta) i valori della stessa giornata e quelle successive indicano valori gravissimmi di inquinamento da PM10 in teoria  all'indomani domani mattina dell'evento, si dovrebbe imporre il blocco della circolazione - Vedi sotto un esempio di una località .

Il falò, come ha precisato la ProLoco, non è stato annullato, ma sospeso per l’edizione del 2013, in attesa di una soluzione meno inquinante e che non sia dispendiosa dal punto di vista economico.

  E' necessario un forte intervento di sensibilizzazione dei sindaci affinché questa tradizione non porti con sè aria irrespirabile. Ritengo che al primo posto vada messa la salute pubblica.

Sono certo che il messaggio verrà recepito dal nostro sindaco che appartiene alla categoria dei medici di base a cui sta a cuore la salute dei suoi cittadini!!!!!

2 commenti:

  1. Domanda agli autori, per prevista risposta. Ma è possibile che nessuno ha controllato le date di misurazione del diagramma? O è solo un errore di stampa? S. Antonio se non sbaglio è il 17/1

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    1. Lei ha, Ha perfettamente ragione, mi ero dimenticato di specificare che il grafico è relativo ad una ricorrenza analoga vicino a Venezia riguarda i falò di Epifania. "Dal grafico che segue appare come la rapida impennata delle concentrazioni di PM10 abbia inizio in corrispondenza delle ore 18 del 5 gennaio, ora in cui solitamente si procede all’accensione dei fuochi legati all’Epifania. I picchi di concentrazione generatisi in seguito agli eventi di combustione hanno avuto una durata variabile tra le 8 e le 24 ore, con massime concentrazioni orarie di PM10 comprese tra 475 µg/m3 (Venezia Mestre) e 679 µg/m3 (Treviso). Le stazioni di misura situate nell’area costiera (Venezia Mestre) hanno risentito maggiormente del fenomeno di accumulo con persistenza di elevate concentrazioni ben oltre il fenomeno di picco, con valori orari variabili tra 100 e 220 µg/m3 di PM10 che hanno perdurato fino alle ore 22 del giorno 7 gennaio. Grazie per il commento Paolo

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