L’accusa dei Cinque Stelle entra nel merito del decreto: “L’articolo 2 del provvedimento prevede che si possa rinunciare alle locazioni degli immobili entro il 30 giugno 2014 ma con un preavviso di 180 giorni. Il recesso, quindi, dev’essere chiesto entro 6 mesi, ma bisogna dare un preavviso di 6 mesi per poterlo esercitare: i due termini coincidono, facendo così saltare i tempi tecnici per il recesso”.
Ma il sottosegretario Baretta respinge le accuse al mittente. Ai microfoni di SkyTg24, il sottosegretario all’Economia precisa che quei 180 giorni indicano l’arco di tempo minimo che deve passare tra la richiesta di recesso e la scadenza del contratto. Una richiesta che è possibile avanzare nella finestra compresa tra l’approvazione del decreto e il 30 giugno 2014. ”Il decreto – conferma poi Palazzo Chigi con un tweet – prevede 6 mesi da 1 gennaio 2014 per disdire. Da quel giorno scattano 6 mesi entro cui rilasciare immobile”.
Voi a chi credete?
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