Mai realizzati, ripreso dalla attuale compagine politica, una delle poche iniziative di un certo interesse della amministrazione Bagini.
In base alle esperienze maturate, avevo identificato una zona , (indicata in un precedente post) area, la quale da subito poteva essere utilizzata senza dispendiosi interventi di sistemazione.
Due su tutti: derivanti dalla tipologia del terreno, occorreranno interventi faraonici, di un costo elevato, per dissodare il terreno, il quale è molto compatto, duro quasi come il cemento armato. Per renderlo lavorabile, e per facilitare lo sgrondo delle acque, occorrerà un grosso erpice (tipo quello che ho indicato per il bosco atrofizzato Iper,) successivamente occorrerà asportare il ghiaione e il materiale del sottofondo, sostituendolo con terreno agricolo.
Questa amministrazione del suggerimento, non ne ha tenuto conto.
Sotto l'aspetto "democratico" propongono la collaborazione (perfino sui blog) e la partecipazione dei cittadini ....poi " fanno di testa loro" .
Meglio proteggere la testa quanto più possibile, prendendo bene le misure del muro che vogliamo abbattere e decidere se non sia meglio aggirarlo. Ho osservato tanta gente sbattere la testa contro le mura della loro cocciutaggine, ma non ho mai visto nemmeno un poco di intonaco cadere.
Buon Anno Paolo
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