Legge 62/2001

Legge 62/2001Questo è un sito multiautore senza scopi di lucro. Esso non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001 Gli autori, inoltre, dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi agli autori. Alcune delle foto presenti su questo blog sono state reperite in internet: chi ritenesse danneggiati i suoi diritti d'autore può contattarci per chiederne la rimozione.

martedì 22 gennaio 2013

Quando non si riesce ad arrampicarsi più neppure sugli specchi, si usa l' indifferenza?


 Alcuni mesi fa lessi la interessante domanda su un sito di cui ero un assiduo frequentatore,  che ho inserito nella testata del post,  e la successiva risposta di un amico, inserita sotto.

La tua è una interessante domanda che apre una voragine, poichè coinvolge diversi aspetti: sociologico,antropologico e psicologico. Ti rispondo che si possa usare l' indifferenza, ma c' è sempre un però. Quando ormai si è "impelagati" l'indifferenza è la migliore arma che esista, soprattutto se la persona pur essendo colpevole fosse perspicace e brava nell'usarla, si può DEPISTARE. Ma sai cos' è?  Un conto è essere completamente indifferente dentro se stessi allora direi che sia uno stato di "grazia", ma se invece si fosse indifferenti solo fuori, per occultare qualcosa, allora è solo un fatto esteriore, cioè dentro poi vi è un' altra tempesta, uno si rode, allora è solo rabbia, e desiderio di non dare sazio, di crearsi un castello inattaccabile. In questo modo, non avendo via di uscite, si fa solo danni a se stessi perché é una forzatura e come tutte le forzature genera frustrazione, rabbia, implosione, é un'arma che si punta contro. Un conto è l' indifferenza come un'arma efficace per depistare chi si ha di fronte, ad esempio quando si è vittime di parolacce o accuse, è un buon modo per ferire, fare male, può annientare l' altro con un comportamento indifferente, lo chiamerei di saggezza. Un' altro paio di maniche è ostentare superiorità, menefreghismo, ma alla fine a fin di male contro se stessi, poichè principalmente si va a ritorcere contro se stessi. Ed è gravissimo. 

Invece la vera indifferenza nasce dall'essere equilibrati e stabili in se stessi, e questo genera lucidità e comprensione del necessario distacco dall'essere legato alle sensazioni. Rompere il legame con le sensazioni genera distacco verso l'esterno e "indifferenza", un'indifferenza che nasca dalla comprensione e dalla compassione.  

Paoloilperdente

Nessun commento:

Posta un commento