Rieccoci! Puntuali come i leggendari orologi svizzeri, come i monsoni,
come le periodiche innondazioni del Nilo di storica memoria.
Stiamo
parlando dei manutentori del verde. Manutenzione, oddio, parola grossa,
eccessiva ( insieme di operazioni volte a mantenere in efficienza ed in
buono stato qualcosa, un impianto, un fabbricato.....un parco), per
aziende che nella migliore delle ipotesi si limitano a tagliare l'erba
alla meno peggio, con personale raccogliticcio, stagionale, senza alcuna
preparazione e, supponiamo, lautamente pagato e conseguentemente
motivato.
Si perchè nel peggior modus operandi, con l'uso
disinvolto dei decespugliatori, lor signori scortecciano senza batter
ciglio e con cinica, precisione, con abilità chirurgica il colletto
delle piante, sia esse grandi o piccole, cespugli o alberi. Nessuna
differenza stesso standardizzato trattamento.
Perfetto, l'opposto di m a n u t e n z i o n e.
Danni
collaterali, dirà qualche superficiale e sprovveduto. Nossignori.
Questa pratica compromette le funzioni VITALI della pianta, ne limita
l'accrescimento e qualora questo consuetudine "estetica" riguardi
l'intera circonferenza, vale a dire un angolo giro, è mortale, E'
matematicamente certo che si assisterà al suo decesso, garantito.
E
la pubblica amministrazione? Così ridondante, invasiva. Nessuna
traccia. Latitanza cronica, come totalmente assente è l'attenzione posto
al problema, scrupolosi e puntuali i doverosi controlli. Magari! Troppo occupati evidentemente a fare altro.
Perfetto,
buona amministrazione, non sorprendentemente beneficiari di bonus di
produttività, stimati e riveriti da una classe politica ancora più
evanescente e lassista di loro.
Che cosa sia o si intenda per
patrimonio, pubblico, collettivo non ci pare il caso di precisarlo,
considerando di comune accezione e significato il termine, usato per
definire un bene di tutti. E allora se viene considerato un bene
pubblico, una panchina, un manufatto edile, un lampione, una staccionata
e si chiede, giustamente, conto qualora vengano danneggiati ai
responsabili, un albero che cos'è? un'entita astratta senza tutela
giuridica, di cui chiunque e per qualsivoglia motivo può liberemente e
discrezionalmente disporre?
La problematica sussiste da lustri,
appelli, suggerimenti, richiami, segnalazioni, in tutte le lingue, in
tutti i toni, a tutti i responsabili o considerati tali - impropriamente
- visto gli esiti, non hanno sortito effetti, come ovviamente dei danni
NESSUNO a mai chiesto niente a nessuno , ci mancherebbe, perdio.
Dunque
si stilato gare d'appalto, minuziose, persino certosine, immaginiamo su
carta filigranata, impreziosita di arabeschi e miniature, si
sottoscrivono in calce con svolazzanti e inconprensibili sigle in
sostituzione di firme (leggibili) da imporre quale bon ton istituzionale
e poi cosa disponga, preveda, contempli un siffatto documento, chi se
ne frega! Controlli? boh, responsabili del procedimento amministrativo?
vattelapesca.
Continuiamo così signori. Viva l'Italia.
Ho indicato molte soluzioni.... mai applicate: una piccola area inerbita vicino al tronco, applicare dei collari salva corteccia al decespugliatore,(come in foto) , li vendono di vari modelli , a costi irrisori.
Un caro saluto da Paoloilperdente.
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