Percorrendo le nostre strade non possiamo non notare l’ingombrante e invasiva presenza della cartellonista stradale collocata ai lati della carreggiata; è una presenza così assidua e costante che non la notiamo e tantomeno è oggetto delle nostre attenzioni.
Tuttavia è li e deturpa in modo poco discreto il “paesaggio” urbano. Orbene, al di là, delle violazioni alle norme che presiedono alla circolazione e per le quali Vi rimandiamo alle note in calce, per le verifiche e gli approfondimenti del caso, ci siamo presi il disturbo di verificare empiricamente tale fenomeno percorrendo il breve tratto stradale della ex statale 11, dall’indicazione del limite territoriale del Comune di Vittuone, in prossimità dell’Arredo per giardini di Salemi, fino all’impianto semaforico prima dell’ingresso di Magenta.
Si tratta di alcuni chilometri, crediamo 4/5 al massimo, ebbene su tale percorso insistono 72 cartelloni pubblicitari sul lato destro e 53 sul lato sinistro, direzione Magenta, per un totale di 125. In questo computo non abbiamo conteggiato quelli che non si trovano letteralmente sul ciglio stradale, ma in proprietà private, come per esempio, le ceramiche Bardelli, ne quelli che sporgono dai frontoni di esercizi commerciali presenti numerosi sul tratto analizzato, ne quelli mobili, che non sono pochi.
Se eseguiamo un semplice calcolo aritmetico scopriamo che la distanza che intercorre fra di loro è di circa 40 mt, sono tanti, sono pochi, sono troppi, lasciamo a ciascuno di noi e alle proprie sensibilità valutare tale evidenza, ma ci poniamo un altro e più lecito interrogativo, ovvero: in un contesto informativo che contempla ben più efficaci, flessibili, tempestivi mezzi di informazione ha ancora un senso, se mai l’abbia mai avuto, siffatto sistema e strumento di pubblicità, nell’epoca del digitale e di internet, di smart- phone e servizi telefonici dedicati? E’, inoltre, un problema di sicurezza: la loro presenza invasiva può pregiudicare la circolazione stradale.
Ignoriamo quali introiti realizzino i Comuni/Provincie da tali concessioni, anche se avanziamo dubbi circa il controllo sistematico e assiduo di tutti i punti pubblicitari presenti sul territorio da parte degli Enti interessati; non nascondiamo inoltre una certa curiosità di saperlo e di valutare se lo scempio realizzato in tal modo valga il “bottino” o il “tesoretto” - termine più soft e alla moda- che genera.
Vi invitiamo a percorrere, idealmente, i pochi chilometri presi in considerazione, ignorando tali fastidiose presenze e diteci se la Vostra percezione visiva, estetica e funzionale non ne tragga un considerevole vantaggio. Vale davvero la pena di monetizzare il paesaggio per pochi spiccioli?
Sotto ho inserito un articolo (norme Anas sulla pubblicità stradale)
Art. 51. - Ubicazione lungo le strade e le fasce di pertinenza
- Lungo o in prossimità delle strade, fuori e dentro i centri abitati, è consentita l'affissione di manifesti esclusivamente sugli appositi supporti.
- Il posizionamento di cartelli, di insegne di esercizio e di altri mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati e dai tratti di strade extraurbane per i quali, in considerazione di particolari situazioni di carattere non transitorio, è imposto un limite di velocità non superiore a 50 km/h, salvo i casi specifici previsti ai successivi commi, lungo o in prossimità delle strade dove ne è consentita l'installazione, è autorizzato ed effettuato nel rispetto delle seguenti distanze minime:
- 3 m dal limite della carreggiata;
- 100 m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari;
- 250 m prima dei segnali stradali di pericolo e di prescrizione;
- 150 m dopo i segnali stradali di pericolo e di prescrizione;
- 150 m prima dei segnali di indicazione;
- 100 m dopo i segnali di indicazione;
- 100 m dal punto di tangenza delle curve come definite all'articolo 3, comma 1, punto 20), del codice;
- 250 m prima delle intersezioni;
- 100 m dopo le intersezioni;
- 200 m dagli imbocchi delle gallerie.
Nessun commento:
Posta un commento