Finalmente
ci siamo! dopo un parto interminabile, estenuante, travagliato
eccolo il pargolo: la TARI -tassa rifiuti-. (legge di stabilità
2014, legge n. 147 del 2013) Non una creatura paffuta, rosea ed
in evidente buona salute, nient'affatto.
Dopo infiniti rinvii, per evidenti, necessari complessi calcoli matematici finalmente si sono stabiliti criteri di calcolo e termini di pagamento. Tutto risolto? No; inizia solo il panico di come provvedere, del dubbio di calcolarla con esattezza, di espletare nei tempi previsti l'onere di pagare. Orbene, se sostenessimo esistere una diffusa cultura da commercialisti, ragionieri, contabili nei nostri concittadini affermeremmo il falso, perchè tale è la competenza richiesta, non solo per la TARI ma per la pletora infinita di tasse, tariffe, gabelle, incombenze fiscali ed altre incalcolabili similari attività.
Ci sono, a onor del vero, Comuni che si sono prodigati nel rendere agevole il compito, ingrato di pagare, pubblicando sui propri siti dei simulatori per aiutare a determinare l'ammontare dovuto, ma altri si sono spinti oltre -incredibilmente- e hanno inoltrato con una lettera i modelli F24 già compilati, non stiamo parlando di realtà eccezionali. Il Comune di Sedriano, ad esempio, alle prese con bel altre problematiche è fra questi.
Invece a Vittuone, comune ben noto, per l'efficienza della sua amministrazione si sono invece fermati all'abaco e di informatica non ne hanno mai sentito parlare, così la sciura" Maria, o il sciur" Mario se preferite, di turno, deve pellegrinare da un ufficio all'altro, dall'ufficio tributi all''ufficio tecnico e/ o viceversa, cosicchè, forse. riuscirà, alla fine di questo indesiderato calvario, versare quanto richiesto.
Se poi vogliamo entrare nel merito delle ragioni di come e quali siano i riferimenti presi in considerazione per la sua determinazione( la base imponibile in parole semplici) ci permettiamo introdurre alcune riflessioni:
l'80% è in funzione della superficie calpestabile o meglio della superficie catastale - scambio di informazione tra Catasto/Agenzia delle Entrate/Comune possibile anzi auspicabile per gli immobili censiti ovviamente-
il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.
il rimanente è in ragione della numerosità dei componenti il nucleo familiare.
Che il pavimento, le pareti o gli infissi producessero giornalmente vaschette di yogurt, vassoi di polistirolo, pvc da bottiglie di plastica, frazione organica ecc. ecc. mi pare scontato e che tale produzione superi di gran lunga quelli prodotti da coloro che vivono fra le strutture degli immobili è meno intuibile, ma tant'è così è se vi pare.
In altri termini il servizio erogato che dovrebbe essere aderente ai rifiuti effettivamente prodotti si trasforma, in una patrimoniale sugli immobili, ignorando del tutto gli stili di vita , modelli di consumo e di comportamento dei membri della collettività.
Quindi anziché l'applicazione di una tariffa puntuale, più logica ed equa, si adotta una illogica base di calcolo che è opinabile e discutibile.
Analogo discorso vale per la TASI, tassa servizi indivisibili, identico il postulato, possesso di immobili a qualsiasi titolo detenuti...uguale risultato: patrimoniale sugli immobili. Evidentemente chi vive in un'abitazione di 100 mq. "consuma" più luce pubblica, più tempo alla polizia municipale, utilizza più fognatura ecc. di una persona che vive in 150 mq.
Quale sia la razio ci sfugge.
Se patrimoniale deve essere, per la progressività della contribuzione dovuta in ragione delle proprie capacità reddituali e/o patrimoniali perchè prendere in considerazione solo gli immobili tralasciando pingui conti correnti, supercar milionarie, panfili e via discorrendo.
In attesa di un mondo migliore - possibile - saluti e serenità a tutti, c'è n'è bisogno....TASI TARI IMU IUC
Dopo infiniti rinvii, per evidenti, necessari complessi calcoli matematici finalmente si sono stabiliti criteri di calcolo e termini di pagamento. Tutto risolto? No; inizia solo il panico di come provvedere, del dubbio di calcolarla con esattezza, di espletare nei tempi previsti l'onere di pagare. Orbene, se sostenessimo esistere una diffusa cultura da commercialisti, ragionieri, contabili nei nostri concittadini affermeremmo il falso, perchè tale è la competenza richiesta, non solo per la TARI ma per la pletora infinita di tasse, tariffe, gabelle, incombenze fiscali ed altre incalcolabili similari attività.
Ci sono, a onor del vero, Comuni che si sono prodigati nel rendere agevole il compito, ingrato di pagare, pubblicando sui propri siti dei simulatori per aiutare a determinare l'ammontare dovuto, ma altri si sono spinti oltre -incredibilmente- e hanno inoltrato con una lettera i modelli F24 già compilati, non stiamo parlando di realtà eccezionali. Il Comune di Sedriano, ad esempio, alle prese con bel altre problematiche è fra questi.
Invece a Vittuone, comune ben noto, per l'efficienza della sua amministrazione si sono invece fermati all'abaco e di informatica non ne hanno mai sentito parlare, così la sciura" Maria, o il sciur" Mario se preferite, di turno, deve pellegrinare da un ufficio all'altro, dall'ufficio tributi all''ufficio tecnico e/ o viceversa, cosicchè, forse. riuscirà, alla fine di questo indesiderato calvario, versare quanto richiesto.
Se poi vogliamo entrare nel merito delle ragioni di come e quali siano i riferimenti presi in considerazione per la sua determinazione( la base imponibile in parole semplici) ci permettiamo introdurre alcune riflessioni:
l'80% è in funzione della superficie calpestabile o meglio della superficie catastale - scambio di informazione tra Catasto/Agenzia delle Entrate/Comune possibile anzi auspicabile per gli immobili censiti ovviamente-
il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.
il rimanente è in ragione della numerosità dei componenti il nucleo familiare.
Che il pavimento, le pareti o gli infissi producessero giornalmente vaschette di yogurt, vassoi di polistirolo, pvc da bottiglie di plastica, frazione organica ecc. ecc. mi pare scontato e che tale produzione superi di gran lunga quelli prodotti da coloro che vivono fra le strutture degli immobili è meno intuibile, ma tant'è così è se vi pare.
In altri termini il servizio erogato che dovrebbe essere aderente ai rifiuti effettivamente prodotti si trasforma, in una patrimoniale sugli immobili, ignorando del tutto gli stili di vita , modelli di consumo e di comportamento dei membri della collettività.
Quindi anziché l'applicazione di una tariffa puntuale, più logica ed equa, si adotta una illogica base di calcolo che è opinabile e discutibile.
Analogo discorso vale per la TASI, tassa servizi indivisibili, identico il postulato, possesso di immobili a qualsiasi titolo detenuti...uguale risultato: patrimoniale sugli immobili. Evidentemente chi vive in un'abitazione di 100 mq. "consuma" più luce pubblica, più tempo alla polizia municipale, utilizza più fognatura ecc. di una persona che vive in 150 mq.
Quale sia la razio ci sfugge.
Se patrimoniale deve essere, per la progressività della contribuzione dovuta in ragione delle proprie capacità reddituali e/o patrimoniali perchè prendere in considerazione solo gli immobili tralasciando pingui conti correnti, supercar milionarie, panfili e via discorrendo.
In attesa di un mondo migliore - possibile - saluti e serenità a tutti, c'è n'è bisogno....TASI TARI IMU IUC
Nessun commento:
Posta un commento