Nell'ultimo mese nel nostro paese sono avvenuti due incidenti di una certa gravità in due aziende : Un incendio alla GUS e un incidente alla Centrale Biogas.
Scarse o inesistenti le informazioni relative alla entità dei fatti accaduti, mi sarei aspettato una maggiore e tempestiva informazione da parte degli organi competenti, in modo particolare dallUff. Tecnico e dell' Amministrazione Comunale, c'è una certa preoccupazione al di là delle solite risposte di rito, senza enfatizzazioni, di conoscere le motivazioni le cause i danni che possono avere creato, la sicurezza che questi eventi non debbano ripetersi..
Riporto un articolo che mi è stato segnalato da un carissimo amico
È lunga la catena di incidenti nelle 7 mila centrali a biogas germaniche. Li documenta un sito antibiogas tedesco (www.initiativen-mit-weitblick.de
) Esso
tiene la contabilità e la mappa degli incidenti occorsi alle biogas a
partire dal 2010. 90 incidenti che comprendono non solo svasamenti di
contenuto fetido dei digestori nei corsi d'acqua ma anche tante
esplosioni e tantissimi incendi. Anche con persone ferite e ustionate.
In un caso un ustionato è morto.
Sono molteplici gli incidenti possibili
Le
tipologie degli incidenti sono molteplici e per questo preoccupanti. In
un altro caso è stato in seguito ad un temporale e alla conseguente
black out che il contenuto di un digestore è
fuoriuscito. Tantissime le morie di pesci a causa dell'inquinamento
delle acque per perdite, infiltrazioni, sversamenti. Tanti gli errori
umani ma anche quelli imputabili a difetti nelle attrezzature e nella
progettazione delle misure di sicurezza. Il rischio esplosione non
appare così remoto a giudicare la frequanza di scoppi.
Come
possono i mercanti del biogas venire a dirci che in Germania va tutto
bene? In Germania stanno abbandonando il biogas e ci rifilano una
tecnologia obsoleta. Con la complicità della politica
e dei collusi negli apparati pubblici.
Da
segnalare che anche nella disciplinata Germania dove, a giudicare da
quello che ci raccontano, tutti accettano con gioia le centrali per
spirito ecologico (al contrario di noi egoisti e individualisti...)
si registra un sabotaggio. Esso ha provocato lo sversamento del
contenuto di un digestore e viene da chiedersi se in Italia le centrali
siano dotate di precauzioni anti-intrusione, di sistemi di allarme, di
telecamere, di recinzioni efficaci nel prevenire l'ingresso di
sabotatori. Più in generale ci si chiede cosa potrebbe avvenire in
Italia quando si moltiplicheranno le centrali anche in forza della
modulazione degli incentivi a favore delle "medie" centrali da 300 kW.
La prospettiva
è di avere anche in Italia migliaia di centrali. Con la differenza che
in Germania forse i progetti sono esaminati con maggiore scrupolo e ci
sono più controlli.
Servono più controlli
Chi
continua ostinatamente ad escludere le biogas dal novero degli
"impianti insalubri" a classificarli dal punto di vista dei rischi di
esplosione e incendio alla stregia di un deposito di bombole
gpl si sta assumento gravi responsabilità. Sarà bene ricordare a
politici e burocrati che i Comitati non si limitano a protestare contro
la realizzazione delle centrali ma, anche una volta accesi i motori e
iniziata la lucrosa produzione di energia elettrica, non smobilitano.
Restano a controlare, pronti a denunciare i danni, i malfunzionamenti,
gli incidenti. Pronti a coalizzarsi e a promuovere class action anche
alla corte europea se necessario per inchiodare alle loro responsabilità
chi, per compiacenza colpevole verso i biogasisti, ha consentito
l'approvazione di progetti lacunosi e superficiali. Gli incidenti
dovranno trovare un colpevole non solo nei progettisti ma anche in
coloro (tra le decine di enti che dovrebbero controllare i progetti) che
non l'hanno fatto o l'hanno fatto solo formalmente come quei burocrati
che, tanto per far vedere che hanno letto i progetti, si limitano a...
correzioni ortografiche.
Il
problema che si pone ora, con centinaia di centrali già in funzione in
Italia e con la casistica preoccupante di incidenti occorsi in Germania è
la necessità di controlli regolari
dopo l'accensione dei motori e per tutta la malaugurata vita
dell'impianto (che comunque confidiamo di poter abbreviare).
L'articolo conferma le preoccupazioni i riscontri le certitificano e le giustificano, spetta agli organi competenti di farsi portavoce di queste fondate richieste.
" l ruolo principale dell’Amministrazione sarà quello di garantire il benessere psico-fisico di ogni cittadino e considerare la “persona” al centro di interventi e progetti mirati, quale soggetto titolare del diritto ad un buon livello qualitativo di vita, di benessere, di sicurezzA di fratellanza e di solidarietà.
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