Riceviamo e Pubblichiamo:
Circola
una news datata 21 giugno 2014 - Gruppo consiliare "Cambiare,Insieme"
dal titolo: Le piante morte e i neo-ambientalisti di IPL.
Che singolar
tenzone, che stucchevole polemica fra accesi e irriducibili
ambientalisti, che disfida verbale memorabile fra eroici paladini
pronti ad imbracciar spadoni, daga, alabarda o fioretto non
importa, disposti finanche al supremo sacrificio in difesa
dell'ambiente - e del proprio operato-.
Ignoreremo
la chiosa grammaticale dell'incipit e sorvoleremo sul ...gossip da
bar e sugli ....esercizi di fisica acrobatica e ancor più
sul...grottesco perchè irrilevante ai fini di una concreta e
puntuale ricostruzione delle (ir) ragionevoli motivazioni del citato
contendere.
Ci
limiteremo, da comuni mortali, e non da dotti filosofi e da fini
verbosi, inconcludenti politici ad elencare, a puntualizzare idee e
soprattutto numeri in libertà. Sulle prime niente da obiettare, sui
secondi essendo certi e quantificabili vorremmo una maggior
circospezione ed obiettività, come la materia richiederebbe.
Innanzi
tutto rimproveriamo a "Cambiare,Insieme" una frettolosa e
superficiale lettura dell'articolo di IPL; quando fa riferimento alla
percentuale (50%) di piante morte la circoscrive implicitamente, ma
chiaramente alle querce messe a dimora in prossimità del "Gelso"
e non alla universalità del parco arboreo. Appare evidente la
manipolazione maldestra di concetti assenti nel testo. Mentre risulta
veritiera l'indicazione (fastidiosa) della percentuale indicata. Come
oggettiva e constatabile è la situazione di piante abbandonate al
proprio destino, senza cure, senza rimozione (decorosa) di quelle
(molte) morte senza por in evidenza quelle tristemente piegate ed in
modo pronunciato da un lato per la mancanza di adeguato tutore - da
illo tempore-.
Quanto poi
al recentissimo censimento (Vit.A) che indica il totale delle piante
decedute a 90 esemplari, non ce ne vogliano, ma dubitiamo corrisponda
al vero, per la semplice ragione che quelle rimosse e/o sostituite
non sono ricomprese in questo elenco oltre alla considerazione che la
puntigliosità ed il rigore non caratterizza di certo il Circolo
Vit.a.
Ma la cosa
più stucchevole è la reclamata sinergia, il connubio
incestuoso tra amministrazione comunale e Volontari del verde e
Circolo Vit.a, circa la cura e manutenzione del verde, un tutt'uno
singolare, in perfetta armonia, preventivo accordo ed erogazione di
mezzi e finanziamenti. Nulla di più falso.
Facendo i
debiti distinguo non capiamo la ragione di elencare gli alberi
posti a dimora in prossimità del cimitero e dell'RSA, circa 130
esemplari, quelli di Via Marzorata - ca 50- di Via Restelli - ca30-
del Parco Amici dello Sport una 50 ca, da parte del Circolo
Legambiente e da loro esclusivamente curate, (provvedano loro con i
secchielli a bagnarli espressione di un assessore, emblematica della
passion green dell'attuale giunta) peraltro tutte iniziative poste in
essere durante la precedente amministrazione, con quelle piantumate
dall'attuale. Ovvero quelle celeberrime querce e della loro
impressionante inclinazione al suicidio, di quelle poste a dimora
dall'ERSAF nel quartiere Guida Rossa, venghino signori a mirar la
meravigliosa condizione in cui versano. Distratti e ciechi? No
consapevole incuria, inettitudine, inerzia. Nequizia! Gli alberi di
pronto effetto sono stati piantati, ricordiamolo, da Ersaf/Corpo
forestale dello Stato, soldi nostri cari signori, denaro pubblico.
Per le
piante -quasi tutte morte - quelle della Cir-Food, rivendicate
dall'attuale amministrazione stendiamo un pietoso velo sulla loro
piantumazione, sulla loro vitalità, ma soprattutto sulla loro cura
post (mortem) impianto. Da manuale, un esempio di cosa Non fare. E
sotto gli occhi di tutti.
Curioso
inoltre il richiamo a quelle, quantitativamente più rilevanti,
dell'(ex) Bosco del bacin ben 1100, derivante da accordi tra
Legambiente Lombardia e Tecno-In e curati alla meno peggio e alla "si
salvi chi può" da parte di nessuno perchè ne mio ne tuo, cioè
di nessuno appunto, e di cui l'amministrazione attuale c'entra come i
cavoli a merenda.
Per il Parco
Lincoln, così curato, vorremmo suggerire ai volonterosi pensionati
di limitarsi alla pulizia e allo sfalcio dell'erba, egregia e
lodevole cosa, ma che lasciassero in pace alberi ed arbusti, con
inidonee e incompetenti potature; di certo non abbiamo bisogno di
aggiungere altri danni al patrimonio arboreo.
Quanto allo
stato dell'arte del Bosco Urbano, un assordante silenzio, remota
regione del Comune inospitale ed inaccessibile. del Parco urbano poi,
si è smarrita perfino la memoria.
Se sei così bravo, tu e il tuo amico che ha scritto la lettera, perché non andate voi a curare il parco? Sono anni che non si vedeva un parco così in ordine...mi fate piangere...
RispondiEliminaForse non ha letto con obiettività la lettera, ho parlato di egregia e lodevole opera, ho solo invitato e pregato di evitare per il futuro improprie potature -cosa già avvenuta-.
RispondiEliminaAntonio
Scusi la domanda, ma lei è il famoso Antonio che mi dicono abbia avuto la brillante idea di piantare un piccolo abetino in piazza Italia che non è durato nemmeno un anno? O è un'altra persona? Giusto x curiosità...
RispondiEliminaSaluti
famoso? brillante idea? l'"abetino" era più precisamente una Picea orientalis, di alcuni anni di ca 2,5 mt di altezza, bellissima conifera dall'aspetto piuttosto regolare, a cono stretto. Quindi idonea, a mio modesto avviso, al piccolo spazio resosi disponibile e rispondeva all'esigenza manifestata da più parti di sostituire il pino domestico ed avere un albero di "natale" disponibile e vivo appunto per la sacra ricorrenza. Per la sua prematura dipartita qualche spiegazione ce l'avrei, ma poichè non è una certezza ho il buon gusto e buon senso di tenermela. Avrei anche provveduto alla sua pronta sostituzione se solo avessi avvertito un minimo incoraggiamento da parte della A.C. ma così non è stato e quindi ho lasciato perdere. Plaudo e ringrazio invece, indipendentemente dal risultato ed esito, a chi si sta prendendo cura con impegno della sua "manutenzione".
RispondiEliminaPer la parte economica della questione, poichè non ne fa cenno, non ne farò menzione ma sappia che esiste. Se ha ulteriori curiosità saro' lieto di soddisfarle. Saluti. Antonio
Mi presento sono Maurizio Marchesi presidente della Associazione Pensionati Vittuonese (APV). Di solito non intervengo in queste sterili polemiche ma, in questo caso, come responsabile del gruppo di volontari del verde APV ci sentiamo tirati per la giaccia e quindi rispondiamo al signor Anonimo che testualmente dice "Per il Parco Lincoln, così curato, vorremmo suggerire ai volonterosi pensionati di limitarsi alla pulizia e allo sfalcio dell'erba, egregia e lodevole cosa, ma che lasciassero in pace alberi ed arbusti, con inidonee e incompetenti potature; di certo non abbiamo bisogno di aggiungere altri danni al patrimonio arboreo". Tralascio di tediarvi con premesse, lasciando ad altri fare elucubrazioni mentali ma, inviterei il signor Anonimo di indicarci quali danni, secondo lui, avremmo procurato al patrimonio arboreo del parco A. Lincoln, nella speranza di ricevere consigli utili da persone molto più competenti di noi, in quanto in futuro non vorremmo proseguire con inidonee e incompetenti potature. Concludendo Invitiamo il signor Anonimo anziché scrivere, di unirsi al nostro gruppo di volontari dove sarà accolto a braccia aperte.
EliminaCon cordialità Maurizio Marchesi
Concordo con Lei Sig. Maurizio, difatti è quel che volevo dire io. Anzi grazie per quel che fate al Parco.
RispondiEliminaEgr. Sig. Marchesi accoglierei volentieri il suo invito, ma non me ne vorrà se precedenti esperienze negative mi inducono a declinarlo. Tuttavia questo rifiuto, che peraltro potrei anche riconsiderare, non fa di me un cittadino superficiale e incline a sterili polemiche. Accolgo volentieri, al contrario, le indicazioni di "utili" consigli per le potature e, a tal fine vorrei parlare, ad esempio, dei noccioli - sulla via 4 novembre-, La potatura del nocciolo è molto semplice e consiste nel pulire periodicamente gli arbusti per mantenerli vigorosi; si eliminano SOLO i rami più vecchi tagliandoli a livello del suolo e quelli che ingombrano il centro per mantenerlo aerato ed armonioso. Le pare che si sia provveduto in questo modo? Per gli scotani (5 esemplari) -alberi della nebbia Cotinus coggygria- sulla Via Milano - per inciso da me pensati e piantati in collaborazione con legambiente- NON necessitano di interventi, ma non di meno sono già stati "trattati" e "scotennati" del tutto inutilmente, tanto più in considerazione delle loro taglia, tutt'altro che invasiva ed ingombrante. Nel ribadire il mio personale apprezzamento per l'operato della Vs. associazione c/o il parco, le menziono la circostanza che sono iscritto c/o l'albo comunale "volontario del verde" da un biennio e, per cui, possiedo un cartellino di riconoscimento, ma del tutto superfluo se non effimero, in quanto non sono mai stato chiamato a collaborare da parte di nessuno, tanto meno dall'amministrazione, evidentemente focalizzata sul altri temi meno ambientali e più urbanistici, con sommo gaudio di erga omnes. Saluti.
RispondiEliminaBuongiorno, fra non molto vorremmo iniziare la potatura delle piante sia all'interno che all'esterno del parco A. Lincoln. Pertanto per non incorrere in potature mal eseguite, vorremmo la sua collaborazione, ci può contattare o tramite il sito della A.P.V. (apvittuonese.altervista.org) oppure presso la sede di via Milano 18/b, il martedì o il giovedì dalle ore 15 alle ore 16, saluti Maurizio Marchesi
EliminaBuonasera, avendo intenzione di iniziare la potatura sia interna che esterna al parco A. Lincoln, avremmo il piacere di avere la sua consulenza, al fine di non incorrere in ulteriori errori, pertanto ci può contattare o attraverso il sito internet apvittuonese.altervista.org, oppure contattandoci presso la sede di via Milano 18/b nelle giornate di martedì o venerdì dalle ore 15 alle ore 16, ringraziando anticipatamente per la disponibilità, distintamente Maurizio Marchesi
Eliminasono già due volte che scrivo un commento, in risposta ad anonimo del 21 luglio 2014, però non viene pubblicato.
RispondiEliminaMaurizio Marchesi